MARI

Saturday, February 28, 2009

Sestiere di Castello

Il guardiano del demonio
In una casa di proprietà della famiglia Soranzo abitava dal 1552 un avvocato, impiegato presso la curia ducale, che malgrado la sua sincera devozione alla Vergine Maria aveva accumulato molte ricchezze in maniera disonesta, e a scapito di tanta povera gente.
Un giorno l'uomo ebbe l'occasione di avere a pranzo padre Matteo da Bascio, primo generale dei Cappuccini, persona in odore di santità, al quale, prima di sedere a tavola, volle far vedere una vera rarità: una scimmietta addomesticata, così intelligente al punto da servirlo anche nelle faccende domestiche.
Alla vista del frate, però, la scimmia scappò a rintanarsi sotto un letto, e non volle saperne di uscire da lì. Padre Matteo vide, per grazia divina, che sotto la pelliccia dell'animale si celava nientemeno che il demonio, e in tono imperioso gli dise : Io ti comando da parte di Dio di spiegarci chi tu sia, e per quale ragione i trovi in questa casa"."Io sono il diavolo, rispose la scimmia, che improvvisamente iniziò a parlare, e sono qui per appropriarmi dell'anima di questo avvocato, che a causa della sua condotta mi appartiene". "E perchè, ribattè il frate, avendo tu tanta brama di quest'uomo, non l'hai ancora ucciso e portato con te all'inferno ?" "Per un solo motivo, disse il demonio, perchè prima di andare a letto egli ha sempre raccomandato l'anima a Dio ed alla Madonna; se avesse dimenticato anche una sola volta le sue preghiere, sarebbe già da tempo con me, tra i tormenti eterni. Udito ciò, il capuccino si affrettò a comandare al nemico di Dio di lasciare immediatamente quella casa, ma il diavolo si oppose, spiegando come dall'alto gli fosse stato dato il permesso di non partire da quel luogo senza aver prima causato comunque qualche danno. "Allora vuol dire che un danno farai, gli intimò padre Matteo, ma sarà solo quello che ti ordinerò io. Farai un foro su questomuro, uscendo da quì, e il buco servirà ad eterna testimonianza dell'accaduto". Il diavolo potè solo obbedire, ed il frate, avvicinatosi alla tavola imbandita per il pranzo, riprese l'avvocato sulla sua vita passata.
Nel parlare, il capuccino aveva preso in mano la tovaglia: "guarda, disse all'uomo strizzandone un lembo, e facendono uscire per miracolo molto sangue, questo è il sangue dei tanti poveri che tu hai angariato con i tuoi imbrogli e le tue estorsioni". L'avvocato pianse lacrime amare, e nel promettere di restituire il maltonto ai poveracci alle cui spalle si era arricchito, ringraziò il religioso per la grazia ricevuta.
Un solo timore gli rimase: quel buco sulla parete, attraverso il quale Belzebù sarebbe potuto tornare così come se ne era uscito. Fu allora che padre Matteo gli indicò la soluzione: il buco andava difeso dall'immagine di un angelo, perchè alla vista degli angeli santi fuggono gli angeli cattivi .
Così, da quasi cinquecento anni, l'angelo di Cà Soranzo fa da guardiano al buco nel muro, perchè il diavolo non abbia a tornare.
(Da Curiosità Veneziane - Giuseppe Tassini -)

Tutta la zona, ancora oggi, è detta dell'angelo, proprio in relazione alla figura alata che benedice con la mano destra mentre tiene il globo con la sinistra. Poco sopra la testa dell'angelo si può notare un piccolo foro: secondo i veneziani, quello è il motivo per cui la rappresentazione sacra è posta sul muro esterno dell'abitazione. Cioè a causa della storia...

No comments:

Post a Comment